venerdì 9 aprile 2021

The Falcon and the Winter Soldier s01e04

 Gesù, Giuseppe e Maria questa puntata. Voglio urlare.



Spoiler, spoiler, spoiler, non andate avanti se non avete visto la puntata, as usual.

Sto completamente fuori di senno. Ma proprio incazzata nera. E non perché sia stata una brutta puntata, anzi, credo che sia stata una delle migliori finora. 

Sto scrivendo questo post ore dopo aver visto l'episodio, durante la mia pausa pranzo a lavoro. Ho finito il mio turno, sono tornata a casa, mi sono lavata, ho tergiversato, ho mangiato dei crackers fatti di carta velina ma niente, sono ancora incazzata come una biscia messa di traverso.

Devo ammettere che pochi film e ancora meno serie tv mi hanno lasciata in questo stato dopo la visione. 
Di solito rimango così per la storia nella sua interezza, a sto giro è l'odio per un personaggio in particolare (e non c'è tanto da girarci intorno sul chi sia, vi giuro sulla testa di Evans che neanche Thanos era arrivato a starmi sulle ragadi in questo modo). Ma il pippone ve lo lascio alla fine del post. 

Partiamo dalla prima scena coi flashback, che già da lì lo dovevo capire che non sarebbe finita in campi di lavanda e torte di mele con il gelato di accompagnamento.

Però, almeno queste, sono state lacrime belle. 



Stavo sull'orlo della sedia aspettando di veder spuntare Shuri, let a girl dream. 

You are free.


Passiamo alle cose più pratiche. 

Il trio delle meraviglie si avvicina sempre di più a Karli e al suo gruppo di amici dei centri sociali e Zemo, rimanendo coerente con il suo status di Sugar Daddy, riesce a convincere una ragazzina a farsi dire dove stanno, corrompendola con dei dolcetti. 
Devo dirlo: Zemo mi ha affascinato fin da Civil War, per quanto lo pisterei perché ha fatto litigare gli amori della mia vita, ma è riuscito a pianificare le sue azioni in maniera sottile ed efficace, nonostante sia di base uno stronzo, lo ammiro. Perché è intelligente, sa cogliere le sfumature e sa dove andare a colpire, si sporca le mani pure lui, eh, ma è pur sempre un villain, no? Anche in questa serie si dimostra lo stratega che è e trovandosi d'accordo o meno con le sue teorie sui Flag Smashers, riesce ad argomentare e creare un dibattito (per inciso, io mi trovo d'accordo con Sam).

Lo so che sta tramando qualcosa e spero vivamente che le Dora Milaje lo buschino, ma ho come l'impressione che dovremo aspettare l'ultima puntata (e ne mancano solo due, ahimé). In ogni casco, capisco perfettamente perché Ayo se la sia presa con Bucky, e come darle torto.

Devo ammettere che ci si dovrebbe star su ore a parlare e dibattere su questa puntata, sulla complessità dei Flag Smasher, dei loro buoni propositi e dei loro meno ortodossi mezzi per arrivare allo scopo.
Credo sia proprio questo il bello della serie e di come ne stia uscendo un ottimo prodotto e mi fa pensare alle infinite possibilità che ci sarebbero potute essere con i personaggi principali, ad aver avuto tutto questo tempo per analizzare aspetti psicologici e sociali. Prendiamoci quello che abbiamo e va bene così (più o meno).

Passiamo ad uno dei momenti migliori della puntata, le Dora Milaje che fanno il culo al Captain America della Lidl.

"The Dora Milaje have jurisdiction whenever the Dora Milaje find themselves to be."

E con questa, Captain Lidl, potevi pure ritirarti e invece no, hai dovuto fare il guappo.


Io come Bucky e Zemo


Poi vabbé, Cric e Croc hanno dovuto fare i paladini della giustizia un po' briganti (cit.) e si sono messi in mezzo e hanno fatto incazzare ancora di più Ayo e compagnia e a ragionissima, devo dire.

Questo cretino, pieno di sé, troglodita è un po' Re Mida al contrario, dove passa lui lascia merda. 

Ci provano a farmi provare pena per questo mentecatto travestito da supereroe, ma proprio non ci riesco. 
La serie è piena di metafore e messaggi e lui è la metafora suprema degli Stati Uniti, corrotti e unti dall'individualismo, competizione e smargiassaggine. 

Posso mai provare pena per uno che si fa venire le paturnie perché si è fatto pestare il culo da un gruppo di fichissime donne e per giunta nere, "senza nemmeno il siero"? La risposta è netta: no. 
Non posso provare pena per l'incarnazione del privilegio bianco che crede che farsi chiamare in un certo modo e impugnare un simbolo faccia di lui un supereroe, uno che tutti devono temere, no Captain Karen, non ti ammiro, mi fai proprio schifo.

Puntata dopo puntata ha violato quel simbolo che gli hanno, immeritatamente consegnato ed è riuscito a scavare il fondo. Lui è simbolo dell'America, quella che, nascosta, c'è stata sempre ma che si è palesata con il mandato del 45mo presidente. E mi duole dirlo, io ho un rapporto di amore e d'odio con gli USA, ma si sa, più una cosa la ami, più ti fa incazzare quando sbaglia (tranne John Walker, lui lo schifo sempre e comunque). 
E voglio dire a tutti i detrattori di Captain America, quello vero, Steve Rogers, di osservare questa bruttissima copia e riflettere. Quando gli attaccate addosso difetti e attributi che non gli spettano, quando lo chiamate buffone patriota, ricordatevi di John Walker e sciacquatevi la bocca.
Steve Rogers è tutt'altro. Steve Rogers è quello che si butta su una granata per salvare il resto della squadra, Steve Rogers è una testa dura che si mette contro anche le persone a cui tiene di più se crede stia lottando per qualcosa di giusto e non per tornaconto personale. Per far vedere che lui è figo.

John Walker ha violato Steve Rogers, lo scudo e quello che rappresentano: l'ha macchiato col sangue. Forte e potentissimo il parallelo con la scena di Captain America: Civil War mentre Steve fracassa l'arc reactor di Tony. Ma è esattamente lì che sta la differenza tra i due: Steve ha saputo dove fermarsi. Steve sa che è andato oltre ed ha abbandonato lo scudo. John Walker ha sputato su quello scudo, davanti a tutti. 
John Walker sarà anche a perfect soldier, ma non sarà mai a good man. È semplicemente lì la differenza, Walker non ha capito una benemerita mazza e nonostante io sia completamente fuori di senno per questa cosa, applaudo agli scrittori. Perché ok che son fuori di me, ma se sono in questo stato è perché è stato tutto scritto egregiamente, sono riusciti a scatenare qualcosa, a passare un messaggio e a metterci davanti un simbolismo esecrante ma potente.


Vedere quello scudo in quello stato continua a farmi male, mi rendo conto che ho oltrepassato il livello di delirio e questo vi fa capire quanto Steve Rogers sia importante per me. E quanto Steve Rogers sia importante per questo franchise e non solo. Checché ne dicano i suoi haters.
Fermatevi e riflettete, pensate a quello che avete visto evolversi (anzi, involversi) in queste puntate.

Un'ultima cosa, vorrei dire a John Walker: ti sarai pure iniettato il siero, ma merda eri e merda rimani. 

E a conclusione di questo flusso di coscienza, SAM WILSON MUOVI IL DERETANO E PIGLIATI QUELLO CHE TI SPETTA.

PS: Giusto solo per alleggerire la situazione: 

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