domenica 23 dicembre 2012

Amarcord: Sposerò Simon Le Bon

L'ispirazione per scrivere questo post, è venuta durante una delle attività che mi riesce meglio: poltrire sul divano.
Grazie ad alcuni amici su Twitter, vengo a sapere che oggi pomeriggio, la 5 mandava in onda uno dei miei film cult in assoluto: Sposerò Simon Le Bon, piccolo documentario sulla cultura pop di metà anni '80, il film è tratto dall'omonimo romanzo-diario-autobiografia. di Clizia Gurrado.


Se l'avete visto, buon per voi, se non l'avete mai visto, dopo essere stati in punizione nell'angolo 5 minuti, vedete di recuperare.
Nel frattempo, ecco un video riassunto per farvi un'idea:




E anche la pagina Wikipedia.




Insomma, questo film è il manifesto della fangirl degli anni '80: quando non esistevano internet, i cellulari (figuriamoci gli smart phone), le fotocamere digitali; i videoregistratori e i walkman non erano per tutti e i computer erano roba per la NASA; eppure si sopravviveva lo stesso e ci si poteva vantare di una carriera da fangirl più che rispettabile.
Inoltre ci mostra in pieno la subcultura paninara: scarpe Timberland, Wayfarer della Rayban, piumini Moncler, borse Naj Oleari, insomma, io ci farei una tesi di laurea.

Torniamo a noi.

Il film inizia con questo sogno di Clizia sposa in tenuta teen '80, guanti di pizzo, leggins Naj Oleari, gonna in tulle bianco, la sveglia ovviamente suona nel momento in cui Simon sta per dire sì.

Partiamo subito con il primo dettaglio fangirl: non esistendo i cellulari, la migliore amica di Clizia, Rossana, la chiama di prima mattina per farle cambiare canale su Deejay Television (un programma della neonata Italia 1, MTV ancora in Italia non c'era arrivata), perché c'è una qualche apparizione dei Duran Duran.



I blog, le pagine Facebook, Twitter, non sono neanche lontanamente immaginabili, quindi Clizia registra i suoi pensieri su nastro magnetico, e sogna, come in fondo, facciamo un po' tutte (forza, dai, anche quelle un po' più stagionate come me, non fate finta di nulla):



Le giornate passano chiaccherando di Simon e John, ma anche di ragazzi tipo Cody e Alex (quest'ultimo mi sembra un tantino stalker, dove va Clizia. c'è lui.)

Ma il momento clou della settimana è il sabato pomeriggio: libere dagli impegni scolastici, Clizia e Rossana passano in rassegna i negozi e le edicole del centro di Milano a caccia di foto o qualsiasi minimo reperto cartaceo sui Duran.



La dura vita della fangirl senza tecnologia. Però, comunque, si tornava a casa con un bel bottino e le stanzette erano riccamente decorate di poster e foto.

Un altro dettaglio che si nota, se state bene attenti è la lotta con le fan degli Spandau Ballet: guai a nominare la band rivale davanti alle duraniane. Altro che wars su Twitter dove volano i peggio insulti, ma tutti rigorosamente dietro un monitor (ricordo un fresco diverbio tra Directioners e fan dei The Wanted), allora era tutto vis-à-vis, e giurerei anche che qualche volta ci scappava qualche ceffone.

Il punto epico lo raggiungiamo quando si sparge la voce (come non chiedetemelo, il tam tam funzionava anche prima di internet) che Simon si è sposato. La crisi isterica è in atto: in casa Gurrado non si capisce più niente: mentre Clizia e Rossana, che vengono raggiunte da alcune amiche, sono in preda al panico ascoltando a tutto volume i dischi della band, guardando Italia 1 nella speranza che DJ TV dica qualcosa, il telefono squilla in continuazione, Gipo cerca di sentire la radiocronaca della partita dell'Inter, papà Gurrado tenta invano di scrivere un articolo e mamma Gurrado vorrebbe buttare fuori casa tutti quanti...




Una volta uscite tutte di casa per andare a 'manifestare' tutto il loro dissenso a questa cosa, papà Gurrado snocciola una delle mie perle preferite del film 'Qui Simon Le Bon Fan Club. No, non sappiamo nulla delle nozze, ma ci aspettiamo la bomboniera.'

Eccole, tutte quante davanti alle Messaggerie Musicali, disperate:



Arriva Natale e Clizia e Gipo ricevono un regalo grandioso, un videoregistratore! Che, per chi non è passato dai momenti bui senza internet, è di difficile comprensione la monumentalità della cosa. Ora casa si può riempire di VHS con gli speciali, i video, e chi più ne ha più ne metta dei Duran.
All'epoca l'unica fonte video era la tv, e anche l'assenza di MTV rendeva il tutto più tragico, quindi qualsiasi materiale video era più che prezioso.

La vita scorre tranquillamente, fin quando non arriva un'altra notizia bomba (ovviamente è Rossana che viene a saperlo per prima): i Duran Duran saranno ospiti del Festival di Sanremo. Che, per l'epoca, era una grandissima botta di culo. Attori e musicisti stranieri vengono pochissimo in Italia oggi, figuratevi allora che pena passavano ste poveracce.



Qui parte una vera e proprio strategia malefica per poter raggiungere la cittadina ligure: Clizia riesce a rubare la tessera dell'ordine al padre giornalista e partono alla volta di Sanremo in treno.
Per sottolinearvi quanto fossero ingenue e sprovviste della minima attrezzatura (e ci aggiungerei 'cultura') tecnologica, partono senza neanche macchina fotografica; oggi ci equipaggeremmo di reflex, compatta, smartphone e magari di fotocamera nascosta tra i capelli, se fosse necessario. Per poi, ovviamente, condividere tutto sui social network, magari tramite live tweeting.



Alla fine della fiera, restano con un pugno di mosche. Clizia si rompe un piede (lo stesso che si rompe Simon), Rossana la perdiamo tra le miriadi di fangirl/bimbeminchia che invadono Sanremo (mica sono le uniche due ad avere quest'idea).

Durante tutto questo macello, Gipo segue i servizi al tg e molla una perla di saggezza che è applicabile anche ai giorni nostri e nessuna che si voglia definire una vera fangirl ne è esente: 'Che fanatiche le donne, e mia sorella è tra quelle'.

Insomma, in conclusione, la vita della fangirl negli anni '80 (e anche '90, parlo per esperienza personale) era dura, ma comunque divertente.

Credo proprio che questo film sia (stato) di ispirazione per tantissime fangirl, almeno per quelle che hanno ancora una visione 'romantica' della cosa.
Io ho iniziato a vederlo nel lontano 1995, in piena ondata Take That, e ammiravo Clizia e Rossana come due dee, e non nascondo di amare ancora molto la seconda, perché è esaurita, proprio come piace a noi!

Consiglio caldamente di diventare fan della pagina su Facebook, che è gestita da quel genio di Mary Tribbiani ed è ricca di video e note tratte dal libro.

I video, tranne il primo, li ho trovati su questo Canale Youtube, tramite la pagina FB sopracitata.

2 commenti:

  1. Rossana è un genio, la amo profondamente anche perchè lei è come me (e te e tante altre fangirl senza via d'uscita) perchè mentre Clizia di tanto in tanto si lascia prendere dagli amori veri, reali, Rossana sogna in grande e anche alla fine diventa giornalista sempre sperando di incontrare John!
    Nel libro, la vera Rossana che poi non è diventata giornalista, era pure peggio! Pensa un giorno dissero che John era morto e lei si vestì di nero e si attaccò al termosifone in classe senza parlare per due giorni interi e le ragazze delle altre classi andavano in classe sua a trovarla come per darle le condoglianze AHHAHAHA AMO!

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    1. Madò Rossana che idolo!!! *-* La adoro troppissimo.
      Questo fatto del lutto mi ricorda una cosa, quando si sciolsero i Take That, nella notte mi sono sentita male, ma non c'entrava con loro. Il giorno dopo, ovviamente non sono andata a scuola, quando sono tornata a scuola tutti mi chiedevano se ero stata a casa per via dei TT. HAHAHAHAHAH

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