mercoledì 10 novembre 2021

Fashion in Narcos

 Una combinazione di fattori mi porta a scrivere questo post.

Innanzitutto sono semi bloccata a letto con dolori renali (belli i calcoli, such fun), ergo mi sono bevuta la terza e ultima stagione di Narcos: Mexico in meno di tre giorni. Inoltre, ho più o meno tempo libero, quindi se non sono impegnata ad andare a fare pipì o a controllare gli spasmi posso stare davanti al computer a scrivere le mie solite quattro cazzate.
Inoltre, come spesso è accaduto in passato, è venuta in mio soccorso la mia musa ispiratrice, nonché amica, Mary mi ha suggerito di fare un post sulle camicie di Narcos
Se più o meno avete a che fare con me, conoscete la mia ossessione per il connubio cinema/moda (cercatemi su Notes on CineFashion, già che ci siete, anche su Instagram) quindi ci stava un bell'articoletto senza prendersi troppo sul serio.

La verità, però, diciamocelo, è che volevo una scusa per menzionare la mia nuova crush Manuel Masalva dandomi un tono (e fallendo miseramente, già lo sappiamo).

[Disclaimer 1]: Lo so che l'ultima stagione è uscita qualche giorno fa, ma prometto che non ci sono spoiler eclatanti, la maggior parte delle immagini sono still ufficiali uscite come promozione.

[Disclaimer 2]: So anche che quasi tutti i personaggi di cui si parlerà sono davvero esistiti e non sono certo dei modelli da seguire, anzi, ma prendiamola come una serie tv e facciamo finta che siano tutti fictional, non mi saltate al collo se faccio apprezzamenti (anche perché non è colpa mia se per metà di loro hanno castato gente bona).

Ho scelto i poster dell'ultima stagione, perché questo art work è davvero figo.


Partiamo da un presupposto semplice e banale, che però, non è propriamente scontato.

La riproduzione di costumi, trucco e parrucco di questa serie e del suo spinoff è eccezionalmente accurata. 

Essendo io vecchia dentro e anagraficamente, amo particolarmente le storie settate dagli anni '70 ai '90 e ogni tanto mi capita di storcere il naso per le inaccuratezze dei vestiti o del taglio di capelli (vedi una serie che ho amato tantissimo come The Carrie Diaries, che aveva dei costumi galattici ma purtroppo non perfettamente aderenti all'epoca, ma non voglio perdermi in questo discorso). 
Narcos, invece è piuttosto fedele e realistico, non ho avuto tempo e modo di analizzare pezzo per pezzo, ma anche un occhio meno allenato può notare come sia tutto piuttosto accurato. La combinazione di aspetto degli attori, scene e fotografia fa sembrare che il tutto sia stati girato davvero in quegli anni.

Diamo quindi un'occhiata veloce ad alcuni dei personaggi principali e dello stile in generale.

Partiamo dal Patrón, sua maestà Pablo Escobar, che solitamente mantiene un look sobrio da lavoratore, con un guizzo di fantasia hawaiiana qui e là.



Nu jeans e 'na maglietta per il grande boss, bastano e avanzano, insomma con tutto quello che ha da vedere non ha tempo di stare dietro ad outfit curati. Sebbene, la seconda stagione è una carrellata di felpe tipicamente di fine anni '80/inizio '90, che suo malgrado sono diventate iconiche (gli hanno pure dedicato un articolo qui).





Un altro uomo che ha un posto speciale nel mio cuore è Pedro Pascal, l'agente DEA Javier Peña nella serie. Lui mantiene un look tipicamente gringo, ma non sciatto come solo gli americani sanno fare (E infatti lui non è americano, mi verrebbe da dire).



Generalmente, il primo Narcos, non ci sono look che spiccano particolarmente (eccezion fatta per Pacho Herrera del mio cuor, ma i miei preferiti li lascio alla fine), colori neutri, vestiti blandi. Insomma, a Medellin si fanno il mazzo nelle giungle e non hanno tempo da dedicare ai loro guardaroba.

Già a Cali son diversi, si vede che sono businessman di una certa caratura, menzione speciale infatti per Gilberto Rodríguez Orejuela, si vede che gli piacciono le cose belle. (Se la memoria non mi inganna, c'è anche una sequenza di lui che sceglie un outfit, ma potrei confondermi con Pablo e la sua sfilza di mocassini nautici).

Guardate pure il fazzoletto all'occhiello abbinato alla camicia, che classe!


Passiamo quindi velocemente a Narcos: Mexico.
Anche nella serie spin off generalmente i costumi sono abbastanza accurati, sicuramente i messicani ci tengono un po' di più al look rispetto ai colombiani. C'è anche da dire che sono in mille mila e ogni famiglia ha un po' il suo stile. 
Quelli di Guadalajara e Tijuana sono un po' più fashion di quelli di Sinaloa, per dire. 

E parlando di Guadalajara, partiamo con il boss dei boss Miguel Ángel Félix Gallardo, impeccabile come pochi, gli piacciono i completi di un certo taglio, che non ci fanno venire nostalgia delle spalline gigantesche degli anni '80.



Eleganza e discrezione, almeno nel look, non commentiamo il resto perché non siamo qui per quel motivo.

Sinaloa la commento di striscio, troppo beige e marroncino, pure El Chapo ha la passione per le polo come il nostro Pablo, ma troppo noiose. 
Nota di merito, però, nella terza stagione a El Mayo, che ha un po' del selvaggio pescatore, ma mantiene un look un po' gringo. E poi, fatemelo dire, Alberto Guerra ha il suo perché.


Notiamo, infatti, che il look è praticamente uguale al gringo dello spinoff, Walt Breslin. Classicone, jeans, camicia senza troppi fronzoli.



Parlando di Americani, una cosa che mi ha fatto un po' ridere, è la cricca chiamata dai Logan Heights di San Diego. Hanno la classica uniforme da gang Latina, a guardarli non sai collocarli temporalmente, perché vestono ora esattamente come trent'anni fa. Mi aspettavo una comparsata dei Limp Bizkit ad un certo punto. 


Sempre a proposito di look senza tempo, una menzione al cartello di Juárez, il Lord of the Skies, Amado Carrillo Fuentes, che praticamente indossa sempre le stesse cose, SEMPRE, eppure non risulta noioso o banale, anzi, parecchio affascinante. Anche perché è sempre vestito di nero, in mezzo al deserto e non mostra mai una goccia di sudore. Devi essere un figo per forza. 


Voglio farvi notare come lo charme che viene da dentro è tutto, Pacho e Amado, stili completamente opposti ma che ti fanno venir sete comunque. 


E poi c'è Tijuana, gli Arellano Félix. Per cui passerò molto velocemente perché la mia vera ossessione sta qui in mezzo quindi rischio di perdermi e quello lo voglio lasciare alla fine come ogni limoncello che si rispetti. 

Qui lo stile è misto, a Benjamín piacciono le giacche con le spalle belle imbottite e il classico pantalone da completo anni '90 che sembra di tre taglie più largo. 



Menzione d'onore ad Enedina, che oltre ad essere la vera badass di serie principale (sì, anche se lei non è presente) e spin off, sa pure il fatto suo in quanto ad outfit, sbaglia solo l'abito da sposa, ma quello era il 1993, c'era ben poco da fare, la scelta non dava spazio a qualcosa di più decente. 



Stiamo per arrivare ai miei favoritissimi. La vera ragione dietro i deliri di questo post. 

Partiamo da Pacho Herrera (Alberto Ammann). Lui è il personaggio fashion di Narcos per eccellenza, lui che osa con le sue camicie sgargianti e completi di colori non convenzionali ma resta di gran classe e con un fascino che scugnizzi avete solo da imparare da lui. 






Che dire... 



E passiamo al churro inzuppato nel cioccolato. Ramón Arellano Félix. Devo dire una cosa, io nelle altre stagioni neanche mi ero accorta che ci fosse. O quasi. Se non per il casco in testa degno di Justin Bieber degli anni '80. Probabilmente i vari lockdown hanno fatto bene a Manuel Masalva e Ramón è passato dalla fase One Direction a quella Fine Line Harry Styles. 

Prima

Dopo

C'è da dire che l'amore per le camicie sobrie, però è rimasto costante. 


Siamo passati ad una collezione di Versace dei tempi d'oro. Che te le puoi permettere solo se sei una quesadilla filante come lui, altrimenti sembri uscito direttamente dal Castello della Sonrisa. 



E di Versace ha anche lo slippino per la piscina, e a noi mica dispiace. 


Anche se IL look sicuramente è quello per il matrimonio della sorella, dove si è presentato in smoking, pelliccia e Air Jordan. Si ama e basta. 






Inoltre, solo lui può stare in mezzo ad una sparatoria in mocassino e pantalone di pelle e risultare comunque un figo di una certa caratura. 



Insomma, tutto questo post per dire "Come Chiara si innamorò delle camicie pacchiane in tre secondi netti".

Per ultimo, condivido con voi uno dei miei pacatissimi, profondissimi ed equilibratissimi commenti alla serie:


Blame it on my kidneys' stones pain.


Alla prossima. 

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