giovedì 27 marzo 2014

Once Upon a Dream

Sottotitolo: How I Met... Chris Evans and the rest of Captain America: The Winter Soldier Cast.

C'era una volta una povera pazza...

Potrebbe tranquillamente iniziare così la mia storia. Perché sostanzialmente sto per raccontarvi qualcosa che sfiora il limite dell'assurdo e ha sicuramente oltrepassato quello del buonsenso.

Perché una fangirl può essere pericolosa, ma una fangirl ossessionata e con la testa dura lo è senza condizionali.


Capita che ti parte la tangente per un certo attore. Capita che finisci a guardarti la sua INTERA filmografia in una manciata di mesi.
Capita che proprio quando ormai stai con tutte e due i piedi nella fossa chiamata "ossessione" questo attore giri uno dei suoi più grossi blockbuster.
Capita che, nonostante tu abbia un lavoro più che precario ed entrate pari quasi a zero decida, un anno prima che il suddetto film esca, di prendere un barattolo di latta e metterci un euro al giorno. Quando non sai cosa sarà di te da lì ad un anno. Quando non sai se effettivamente una premiere in Europa la facciano. Quando non sai se lui ne prenderà parte. Ma niente, tu hai la testa dura, tu ci credi che possa succedere, che debba succedere e vai avanti imperterrita fin quando non arrivi ad un gruzzoletto risicato che ti possa permettere di partire.

Succedono tante cose in questo lasso di tempo, dodici mesi sono tanti. Succedono cose belle, succedono cose meno belle, eppure niente ti smuove dall'idea che tu dovrai essere a Londra per lui.
Il tempo passa inesorabile e la data di uscita al cinema si avvicina. E' l'inizio del 2014 quando confermano la premiere inglese e gli attori che vi prenderanno parte: Chris Evans, Scarlett Johansson, Samuel L. Jackson, Sebastian Stan, Anthony Mackie.
Il cuore si ferma, la pressione si abbassa. Lui ci sarà. Lui non poteva non esserci.
Ma la data non arriva fino al 28 Febbraio, esattamente 3 settimane prima, sull'orlo di una crisi di nervi.
La testa gira, le mani tremano e il salvadanaio con i risparmi (pochi) di un anno si apre.
Un sabato mattina un volo RyanAir Parma-Londra Stansted viene prenotato.

Hai pure una fangirl, ma prima ancora un'amica, di base a Londra, che ti offre un tetto per ripararti, un letto su cui dormire (anche se dormire è una parolona) e del cibo per sfamarti. (Un giorno parlerò anche della solidarietà tra fangirl, che sa essere potentissima)

Una volta che tutto ciò che è necessario per il viaggio l'hai fatto, ti tocca aspettare. Tre lunghissime settimane. Come se non avessi già atteso abbastanza. Si chiude lo stomaco e ogni immagine che ritrae LUI ti fa salire la tachicardia. Continui a chiederti se è tutto vero. Se riuscirai a vederlo da vicino. Se andrà tutto come deve andare.

Il giorno della partenza arriva e tu cammini ad un paio di cm da terra. Ovviamente, per rendere la giornata più tranquilla, c'è sciopero dei mezzi, che ti costringe ad arrivare in aeroporto due ore prima tanto che i controlli di sicurezza li inauguri tu.
Londra è sempre lei: caotica, colorata e inespettatamente tiepida e non solo per il calore di un abbraccio amichevole.



La sveglia è alle 4 di mattina per raggiungere il Westfield Shepherd's Bush, ma ovviamente non hai chiuso occhio per tutta la notte e come previsto, alle 6,30 del mattino sei lì (ringraziando l'efficienza del carissssssimo trasporto pubblico londinese).


I presupposti sembrano buoni, ma ahimé una combo di sfiga (chiamata successivamente legge Savoia, capirete poi perché), giargianesi & cacciatori di autografi e sicurezza che vi indirizza da una parte vi porta ad occupare l'area più inculata di tutto il blue carpet e risicando la prima fila.



Inizialmente lo sconforto e i pianti da demente la fanno da padrona. Neanche un Tall Hot Chocolate with Cream e un (quarto di) Chocolate Swirl di Starbucks ti tirano su.

Sì, la bandiera tricolore è la mia

Poi, però, ad un certo punto dell'interminabile, ennesima attesa ti dici: "Vaffanculo Chiara, hai fatto tanto per essere qui, non puoi certo farti fregare da un gruppo di vecchiacci puzzoni che sono lì solo per lucrare."
Dunque ti insinui, scivoli e ti prendi il tuo angolino di prima fila, fregandotene se poi non ti muoverai da lì per ore ed ore e ringrazi, per una volta, di essere di taglia inferiore alla media.


Non c'è molto da dire sulle ore che passano, se non che l'adrenalina aumenta e l'ansia cresce, che non senti alcun dolore fisico e la testa sembra fluttuare nel vuoto e l'unico modo per sfogarsi è insultare, rigorosamente in italiano, il povero tizio che deve pulire la Corvette proprio di fronte a te, che in confronto una persona che soffre di Disturbo Ossessivo Compulsivo è un accumulatore seriale di Real Time.

Ma più si avvicina l'ora X più sul Blue Carpet regna la confusione così che quando viene annunciato il primo attore, Anthony Mackie, quasi non ti prende un colpo. E proprio a causa della gran confusione e della posizione infelice che vedi Sam "Falcon" Wilson a pochi metri da te senza poterlo avvicinare.


Dopo è il turno di Sebastian Stan ed è un altro momento in cui il cuore cede, perché è vero che ami alla follia Chris, ma se non fosse stato per Spaco Botilia, tu Captain America: Il Primo Vendicatore, non l'avresti mai visto. E riesci nel tuo primo intento, farti firmare la foto che poi sarebbe diventata il regalo di compleanno di una delle tue più care amiche. Quando te lo trovi ad una manciata di centimetri dalla faccia ti chiedi se è vero o è un ologramma, per quanto bello e stupidamente simpatico sia.




Dopo Sebs, è il turno del mostro sacro Samuel L. Jackson, che da quel momento in poi ami alla follia non solo perché, sbattendosene dei tempi da red carpet si ferma con tutti e non nega foto a nessuno, ma sfancula pure il tizio che ti sta dietro perché ti copre praticamente la faccia col suo poster da farsi autografare.
"Do you think it's polite?" Fatti amare, Sam.


Scarlett Johansson la vedi solo, letteralmente, col binocolo. Lei è una divaH e l'avevi messo in conto questo rischio.


Non tanto a sorpresa c'è anche Hayley Atwell e la cosa mi rende immensamente felice perché la trovo una donna bella da far male e molto, molto talentuosa.



E poi arriva QUEL momento. E non ci capisci più niente. Ma nel senso concreto del termine, niente metafore. Il Westfield inizia a girarti attorno e ringrazi transenne davanti a te e gente che ti spinge da dietro se non finisci distesa per terra senza la forza che ti tiene in posizione verticale. Il terrore che non si avvicini come Scarlett lo senti che ti corre nelle vene e ti infilza come tanti spilli.
E poi invece arriva, è a pochi passi da te. Entri in uno stato catatonico che non ti fa spiccicare parola.
Arriva di fronte a te e ti spiazza con un sorriso, firma gli autografi ai bimbi accanto a te e tu rischi di scatenare la rissa, perché il solito imbecille del poster ti copre tutta la visuale e veramente per poco non glielo strappi dalle mani per buttarglielo via. Ti impedisce di farlo lo stato di trance in cui ti trovi. Prende la tua foto e te la firma, riesci a implorarlo perché scatti una foto con te ma quella sua cara publicist, simpatica come un'influenza intestinale lo trascina via e lui ti sorride di nuovo e ti guarda come per dirti "It's not my fault." E lì muori dentro e non scoppi a piangere per chissà quale strano incrocio di pianeti.
Non sei riuscita a far la foto con lui, ma ti ha sorriso. Due volte. Hai il suo autografo. Era a venti centimetri dalla tua faccia. Era la cosa più bella del mondo. Era lì. Ce l'hai fatta.






Ringrazio Fede che ha scattato una foto nel momento del mio effettivo decesso.
Sì, sta sorridendo a me.

Il mondo può pure crollare in quel momento, non te ne accorgeresti. Hai aspettato tanto ed è successo.
Sei talmente frastornata che non riesci neanche a piangere, ad emettere un suono, a formulare un pensiero coerente. Lo vedi andar via e sai che il suo "I'll come back." è solo una frase di cortesia. Ma non importa.


La sfortuna ha voluto che, trovandoti in un posto infelice ed in culo ai lupi, per scattare foto con gli attori "era sempre troppo tardi." In quel momento ci rimani male, molto male. Hai aspettato 13 ore in piedi, non hai mangiato nulla, sei partita dall'Italia apposta, ma poi ti rendi conto che sei stata ad un tiro di schioppo da loro, da LUI e ti dici che va bene così, che quel sorriso non te lo toglierai più dalla testa. E soprattutto ci saranno altre occasioni per rimediare alla sfiga.

Impavide nello sfidare la stanchezza di ore e ore di attesa, dolori articolari, pioggia e freddo, tu e Fede tentate di avvicinarvi a due degli hotel probabili dove loro possono alloggiare. Ovviamente non c'è traccia di loro, in compenso trovi sul tuo cammino Emanuele Filiberto di Savoia (da qui il nome della Legge Savoia) che suo malgrado riceve una caterva di improperi innominabili da parte vostra.
E, ovviamente, scoprite che l'albergo dove effettivamente alloggiano è a pochi passi dal Dorchester dove siete stare voi, ma lo scoprite una volta a casa. (Secondo postulato della Legge Savoia)






Sto scrivendo questo post esattamente una settimana dopo e ancora non mi capacito che possa essere effettivamente successo tutto quanto. Potrei continuare a scrivere per un'altra settimana anche se, effettivamente, lo stato d'animo in cui mi sono trovata non è semplice da descrivere. Certe cose le si provano.
Una cosa è certa, i sogni sono bellissimi e quando si avverano lo sono ancora di più.
E chi se ne frega quanti anni hai, cosa hai fatto perché accadesse. E' una cosa meravigliosa.
E le cose meravigliose non si giudicano, non hanno età e sono tutte tue.

Solo un'altra cosa voglio dire: GRAZIE.
Grazie a Federica che non mi ha lasciata dormire su un marciapiede, che mi ha preparato un pollo al curry e alle verdure buonissimo, che è andata da Starbucks solo per me e che nonostante il male al ginocchio si è fatta mezza Mayfair con me solo per trovare un maledettissimo hotel senza risultati.
Grazie a mio fratello che sopporta da più di un anno questa follia.
Grazie a tutte quelle persone che erano contente praticamente tanto quanto me, vi voglio bene.




22 commenti:

  1. AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!! <3 peccato per la foto..abbiamo anche fatto le prove...MACCCHISSENESBATTE! Intanto l'hai visto..il barattolo c'è ancora..inizia a riempirlo che lo andiamo a prendere a casa!!!!
    Pollina
    ps. vengo con te ma ovvio che parli tu! ;)

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    1. Pollinaaaaaaaaa
      Il barattolo di latta è lì che aspetta di essere riempito di nuovo.
      Ci sono ancora due film degli Avengers e uno di Captain America che mi aspettano! :3

      Bè, allora se devo parlare io facciamo la figura delle sceme doppia xD

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    2. vengo io ad aiutarvi a parlare va....

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  2. ma che bello questo post!!! posso capire perfettamente questa pazzia, la farei anch'io, non per lui, ma la farei in generale :D ho davvero adorato questo post, perchè mi ha fatto sentire capita, non mi ha fatta sentire sola...mi hai fatto capire che non sono l'unica persona ossessionata da un attore anche se ormai non sono più un'adolescente (vado per i 21! >.<) comunque ti stimo per questa pazzia e sono contenta che sei riuscita a raggiungere (anche se in parte) il tuo obiettivo! :D

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    1. Grazie mille Ika.
      Guarda, io ho quell'età per cui la convenzione sociale vorrebbe vedermi sistemata con marito e prole, invece corro ancora dietro ai sogni. E sai qual è la parte migliore? Che non me ne frega un bell'accidenti di essere come l'opinione comune mi vorrebbe.
      Io sto bene così, essere una fangirl mi fa stare bene e dunque per me è tutto perfetto così.

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    2. e devi essere infatti te stessa! :) io spesso mi lascio condizionare dai giudizi, ma alla fine essere una fangirl mi fa stare benissimo, per cui va benissimo così :D

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    3. Esattamente come la penso io! :)

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  3. io piango...e non ho altro da aggiungere se non é stato un enorme piacere averti con me per 3 giorni...é stato breve ma intenso...o con le parole di HUGH GRANT SURREALE MA BELLO ahhahahahaha..ti voglio bene amica

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    1. che ti devo dire Ami?
      che i grazie non saranno mai abbastanza per tutto quello che hai fatto per me. <3

      ti voglio bene anche io.

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  4. Che bello, Chiara!
    Allora, in base alla mia esperienza di fan girl, ti posso assicurare che:

    1) la prima volta senza foto è normale.
    2) la seconda pure
    3) la terza avrai la tua rivincita.
    4) deve essere sempre Londra.

    ;-)

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    1. Ho ancora tre film Marvel a disposizione e la speranza che ogni tanto voglia venire a farsi un giro nel Vecchio Continente :-P

      grazie. <3

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  5. No ma comunque ti giuro appena ho visto la foto con l'autografo mi sono venute le palpitazioni al pensiero della tua emozione. Sono troppo contenta! ♥

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    1. Ale. <3

      Quello che ho provato quel giorno ci ho provato a descriverlo in questo post, ma nonostante tutto non sono riuscita a trasformarlo in testo scritto.

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  6. No vabbè parliamone..
    io VI vivo come se si trattasse davvero di due amici miei che io cerco di far finire insieme. Sono troppo contenta per te, capisco bene la sfiga della foto (io ne feci una con Bradley che però invece di scattare spense la canon, parliamone) però sai cosa sarà ancora più bello il secondo incontro (che ci sarà, DEVE esserci) dove partirai ancora più agguerrita e riuscirai nel tuo intento!

    Mamma che bello. Cioè ha incontrato i tuoi occhi, ha sorriso a te. Il cuoricione a palla mi viene.

    VI adoro <3

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    1. Quanto sei bella.
      E tu sai benissimo quanto questa cosa sia importante per me.
      E la mia cocciutaggine quanto ci si mette è veramente bestiale.

      Abbiamo respirato la stessa aria, non ci riesco ancora a credere.

      <3

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  7. Non c'era nessuno che se lo meritava più di te <3
    (ho avuto le lacrimucce a leggere questo racconto, e sono sempre più contenta che tu sia riuscita a realizzare questa cosa)
    Love u darling <3

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    1. Ciccin.
      Tu sei sempre sempre troppo buona.
      loviutù. <3

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  8. Anche io avrei fatto come te se avessi incontrato l'attore di cui sono ossessionata!!!
    Se avevo davanti il mio idolo non sarei riuscita a spiccicare parola (un po' perché sarei stata senza fiato, un po' perché il mio inglese è pessimo ahahahahah!)

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    1. E' veramente dura riuscire a mettere insieme due parole ed essere coerenti, anche se l'inglese lo sai. :-P

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  9. Probabilmente, in preda all’ansia io al tuo posto non sarei nemmeno riuscita a chiedere l’autografo :’)
    A ogni modo, da oggi seguire il tuo blog sarà per me un onore: complimenti a te per aver realizzato questo tuo sogno, sono tanto felice per te *-* Eh sì, immagino sia bello vedere davvero, sul serio, da vicino ed in carne e ossa attori che stimi e adori, che hai imparato ad apprezzare film dopo film.
    In più, leggendo le tue parole mi è sembrato di stare lì al tuo fianco in attesa: grazie per aver condiviso questa tua giornata, è come se io l’avessi in parte vissuta attraverso le tue parole (compresi gli improperi diretti a Emanuele Filiberto di Savoia)
    A presto :D

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    1. Ma grazie a te per le bellissime parole.
      Ho aspettato tanto, ho fatto di tutto per essere lì e ci sono riuscita.
      Spero tanto di ripetere quest'esperienza, magari facendomi prendere meno dal panico (ahahahahah, mi piacerebbe!).

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