mercoledì 6 marzo 2013

Vita da Fangirl: Lo Stalkeraggio

Lo Stalkeraggio al primo impatto potrebbe sembrare un problema, ma, riflettendoci, è una delle basi del fangirlismo, contemporaneo e non.
Badate bene, ho usato il termine 'stalkeraggio' per distinguerlo da quello 'stalking' che non è proprio un bel fenomeno, anzi.

Insomma, questa è una delle capacità di una fangirl che farebbe impallidire anche la CIA.


E pensare che ci basta un semplice computer...


Partiamo quindi dallo stalkeraggio 2.0, quello più diffuso.

Se il vostro beneamato è minimamente tecnologico (o ha un managment furbo) e ha un account Twitter, è fatta. Passerete le vostre giornate a twittargli di tutto pur di avere una risposta da lui, tenete aperta una tab sul suo profilo per controllare quando è on line (anche se, se il nostro è un twittatore abituale, ormai ne conoscete pure gli orari) e se avete uno smartphone attivate le notifiche in caso di cinquettio.
(No, che dite, io non ho mai fatto nulla di ciò)
L'obiettivo più comune è quello di farsi fare gli auguri di compleanno, studi statistici riconosciuti dall'University of Fangirling dell'Ohio lo hanno confermato, il tweet più comune è '@xxx it's my birthday today', al secondo posto '@xxx please say hello to your [inserire nazionalità a random] fans?', se disgraziatamente il poveraccio lo fa con una, vedrete nelle sue mention tutti gli stati esistenti al mondo, anche quelli di cui non siete a conoscenza, tipo Tuvalu, battono anche la sfilata degli atleti alle olimpiadi.
Occhio, però, il confine con l'eccesso è molto labile, se iniziate a scrivergli 'tweet me pls n.1234567890' l'unico rischio che correte è quello che vi blocchi, e poi ciao, il divertimento è finito.
Se poi accade il miracolo, e vi risponde, è la fine.
Si intaseranno le bacheche di ogni social network a cui siete iscritte, comprerete uno spazio pubblicitario 6 metri per 3 per tappezzare la vostra città e farlo sapere al mondo, vi tatuerete la data fatidica in fronte, vedi mai che ve lo scordiate.

I cani del vicinato hanno sporto denuncia per la quantità irripetibile di ultrasuoni emessi.

Esempio di intelligente scambio di tweet tra fan e star



Ormai connesso a Twitter, spesso troviamo Instagram. Dove i nostri beloved ci deliziano con i loro scatti artistici e le loro pose quotidiane. Insomma, spesso li troviamo nature e possiamo finalmente contare quanti brufoli hanno in faccia!

Il passo successivo è Facebook: questo è più insidioso, perché il rischio fake è molto elevato (su Twitter si può contare sul thick di verifica per la stragrande maggioranza dei casi).
Alcuni tra i più furbi, gestiscono loro direttamente la pagina, oppure attivano gli aggiornamenti.
Però, le più sagaci beccano anche i profili personali autentici, che il più delle volte stanno lì a farsi contemplare perché o sembra male chiedere l'amicizia o perché, il più delle volte, la richiesta d'amicizia è bloccata!

I più hipster hanno addirittura un account Tumblr!

Le più estreme si spingono oltre: Skype e Google Maps. E' rarissimo, ma accade, di riuscire a scovare l'account del primo. Il buonsenso, però, dice di contemplare, così come per l'account Facebook.
Diventa più che altro una sfida contro sé stesse, una specie di challenge, insomma.
Google Maps è proprio da intenditori, se riesci a beccare la villa di tal dei tali, hai un posto assicurato nel Mossad.
Anche qui il buonsenso direbbe di tenere la cosa per sé, poi però ci sono i geni che piazzano, ad esempio, tutta una serie di screencaps della proprietà di Rober Downey Jr su Tumblr, lasciando anche in bella vista il nome della strada.


Passiamo allo stalkeraggio 'classico', o meglio, quello sul campo.
Di due tipi: quello sculato e quello da trincea.

Il primo è di breve descrizione: abitate a Los Angeles/New York? Bene, siete sculati perché potete andare a comprare le patate al supermercato e vi potete ritrovare davanti chiunque.
O comunque, non dovete sbattervi troppo per andare a cercare il vostro vip del cuore, basta prendere il 31/ e vi trovate a destinazione. Avete presente Sarah Monline? Ecco. (Lei è talmente clamorosa che avrà un post dedicato in futuro).

Quello da trincea è lo stalkeraggio tipico di noialtri comuni mortali che abitiamo a Narnia o in una Galassia Lontana Lontana.
Ha varie opzioni: se Maometto va alla Montagna (ovvero: avete la botta di deretano che il vostro beneamato si palesa nella Terra di Mezzo) si parte con l'organizzazione del pellegrinaggio verso la meta dell'apparizione. 
E' un concerto? Bene, ovviamente partirà il campeggio dalla sera prima nel caso in cui i posti siano in piedi.
E' un red carpet? Idem come sopra, tenda, sacco a pelo e tanta pazienza. 
Un paio di guantoni da boxe possono sempre tornare utili, ci sono sempre i (presunti) furbi che arrivano per ultimi e pretendono di stare davanti, quando voi puzzate come capre tibetane perché sono due giorni che stazionate alle transenne e non avete nessuna intenzione di mollare la postazione.
Se è per un qualsiasi altro tipo di evento scatta l'appostamento: albergo o set se si tratta delle riprese del film.
In questo caso si sviluppano delle capacità a scovare l'hotel delle meraviglie, piazzandosi per ore davanti all'ingresso. Non curanti delle intemperie climatiche e del personale che vi sfotte per tutto il tempo. Ma tante volte questa manovra è quella che dà più soddisfazioni: management e stronzaggine del UIP permettendo, spesso e volentieri le star si fermano a chiaccherare e a scattare qualche foto.

Nel caso la Montagna va da Maometto (ovvero: visto che, stranamente, il vostro Paese è stato cancellato dalle mappe, dopo anni di risparmi e di privazioni, vi muovete voi a raggiungerlo, per almeno un'occasione), le 'regole' sono più o meno le stesse della prima versione, dovete pianificare tutto accuratamente prima di partire per la terra straniera, e soprattutto potrebbe risultare più difficile l'individuazione dell'alloggio reale. Ma con l'aiutino da casa e uno smartphone semi funzionante, si può sopperire anche a questo inconveniente (la botta di fondoschiena è comunque necessaria, ahimè).

Eh, già. Essere una fangirl è davvero un lavoro duro.


Badate bene, lo stalkeraggio è un bene, è in un certo senso il fuoco del fangirlismo. 
Lo stalking è tutt'altro, quando si raggiungono livelli di esasperazione non è bello. Quella parolina lì, che ho ripetuto spesso, buonsenso, cercate sempre di tenerla a mente, perché poi, se il nostro amato viene scortato manco fosse Obama in missione segreta in Afganisthan, c'è ben poco da fare!

4 commenti:

  1. BUAHAHAHAHAHAHAHAH sto lacrimando ti giuro non so perchè MI RITROVO TANTISSIMO IN QUESTO POST BUAHAHAHA CHISSà BOH...questo è proprio uno stralcio di vita vissuta e visto che IO E TE NON ABBIAMO MAI CULO O ALMENO QUEL POCO DI CULO CHE SERVE....oltre che stralcio di vita vissuta questo può essere definito il post de "l' ULCERA E IL FEGATO PERFORATI" o "DEI GOMITI MAGNATI"...insomma l' angolo della rosicata per eccellenza quando lo stalkeraggio anche se estremo non ha portato i suoi frutti ma lo stronzo l ha portati al vicino che c ha sempre il prato più verde e non solo quello, c ha annesso pure na villa quadrifamiliare BUAHAHAHAAH....che dire la vita della fangirl è proprio difficilissima e visto che noi siamo brave ci complichiamo la vita andandoci a cercare altri maschioni o femmine su cui fangirlare

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    1. Lasciamo perdere la nostra sconfinata sfiga, quella dei gatti neri che si toccano quando ci vedono, va'! XD
      Ma io non demordo, ormai fangirlare è diventato uno stile di vita xD

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  2. io lo dico sempre che quella della fangirl è una dura vita! Comunque allo stalkeraggio su google maps e skype io non ci avevo neanche minimamente pensato O.o

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    1. Io faccio outing e ammetto di averlo fatto, ma non ho mai divulgato gli eventuali esiti positivi. Non si fa, non si fa!

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