Prima di iniziare questo post, metto subito una cosa in chiaro: io NON sono una fan di Taylor Swift, mi piace qualche canzone, ma niente di più. Spiegherò il perché più avanti.
Detto ciò, perché questo post? Perché sono una fangirl e mi affascina il “caos” che lei ha creato, nel bene e nel male.
Piaccia o no, fa i numeri. Piaccia o no, emoziona la gente.
Bisogna essere obiettivi, al di là di simpatie e antipatie, le si deve riconoscere che ha creato un fenomeno pop/culturale e quasi sociologico.
Oltre a cercare di capire quello che TS è riuscita a mettere in piedi, voglio anche soffermarmi su qualche riflessione sul perché sia tanto odiata, anzi, più precisamente perché il suo fan base sia tanto odiato.
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Photo credit: Paolo C. - @thepaocostagram |
Quando mi fermo e osservo tutto ciò che Taylor Swift è riuscita a generare, penso che sarebbe veramente interessante fare una vera e propria analisi sociologica, cosa che personalmente non sono in grado di fare perché non ne ho gli strumenti “scientifici”, ma mi posso solo soffermare e buttare giù le mie impressioni.
TS ha creato un fenomeno di massa, senza se e senza ma. E ribadisco: piaccia o meno, sta scrivendo una pagina della storia del pop, sia a livello musicale che a livello culturale.
Muove persone, muove soldi. Il tour mondiale che va avanti da quasi un anno e mezzo ha contribuito a creare introiti nelle varie città che tocca.
Lei e il suo team sono dei geni del marketing, c’è poco da discutere. Si riesce a parlare di lei in qualsiasi contesto, pensate anche solo alle speculazioni sulla sua presenza o meno in Deadpool & Wolverine con un cameo come LadyPool (spoiler: non è lei).
Si parla talmente tanto di lei che si è persino guadagnata una teoria cospirazionista tutta per lei.
Alle volte però, e qui direi anche un po’ giustamente, l’attenzione è tale che si pensa anche che non sia autentica e tutto ciò che faccia sia studiato a tavolino. (Ho delle teorie su Matty Healey, ma me le tengo per me, non è questo il luogo e il momento di parlarne)
Ogni tanto penso al suo fling con Tom Hiddleston e vengono le crisi per il second hand embarrassment.
Però ribadisco, lei e il suo team sono dei geni del male.
Penso poi anche ad elementi della sua lore che sono diventati talmente popolari tanto da uscire dai confini del fandom e diventare di uso comune.
Alzi la mano chi non ha mai fatto almeno un friendship bracelet (o ha pensato di farlo) o, quanti di noi, ora usano l’espressione “sono nella mia xy era”.
Ho fin sentito Kim Kardashian usarla un paio di volte, che dire.
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Photo credit: Savanah D. - @cats_burritos |
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Avevo accennato al fatto di non essere una sua fan.
Per quale motivo non mi piace?
A parte qualche canzone, che sono indubbiamente dei bop (ti entrano in testa con facilità e personalmente potrei avere un bias immenso nei confronti di London Boy, ma qui stiamo divagando), non amo particolarmente il suo stile, ma non nego che possano emozionare e che sia facile identificarsi con i suoi testi.
Ma passiamo a motivazioni che esulano dai gusti musicali.
Trovo Taylor Swift estremamente tone deaf, che, per carità, è una caratteristica parecchio diffusa tra le celebrities, ma ne suo caso la trovo un po’ ipocrita.
Lei potenzialmente potrebbe veramente cambiare le cose, ma non lo fa. E me la potrei anche far andar bene, se stesse *sempre* zitta.
Non mi inoltro sul discorso jet privato, anche in questo caso non è l’unica; quello che mi dà particolarmente fastidio è la questione femminismo.
Lei è l’epitome del white feminism, si preoccupa di tirare fuori la discussione solo quando si parla direttamente di lei o al massimo alcune delle sue *amykette* più strette, per il resto non si pronuncia mai ed è veramente un peccato, perché potrebbe fare la differenza. Attenzione, non sto dicendo che debba fare l’attivista o buttarsi in politica, io non sono una di quelle persone che pretendono che attori o cantanti debbano fare i paladini della giustizia per qualsiasi cosa; dico solamente che, se decidi di tirare in ballo certi argomenti, o lo fai per bene o non lo fai affatto.
(NB: la bozza di questo articolo è stata scritta prima che TS facesse il suo endorsement a Kamala Harris, ecco, questo magari è un atto non dico dovuto, ma sicuramente ammirabile).
Un’altra questione che non mi piace affatto è che non interviene MAI quando il suo fandom esagera in atteggiamenti “bulli”, di nuovo, non credo che debba mettere parola per ogni situazione poco carina che si viene a creare “nell’internet”, però ogni tanto un “Ragazzə, datevi una calmata” quando si va troppo oltre, ci starebbe. Anzi, alle volte ho come la sensazione che sia lei stessa a dare qualche input. Mi dà spesso le vibe da Mean Girl e perdonatemi, ma non riesco proprio a togliermi questa sensazione di dosso.
Tornando un momento al discorso “Femminista solo quando si tratta di me”, capisco perfettamente che le vicende con Kanye West e Scooter Braun non sono state certo delle passeggiate di salute, ma, di nuovo, mi sembra che le piaccia un po’ sguazzare nel vittimismo. (Ci tengo a precisare che non sto facendo del victim blaming, perché in quelle occasioni lei aveva totalmente ragione)
Ma se non piaci a qualcuno, non è la fine del mondo, Taylor, capita.
Video credit: Federica B. - @fedebgram
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Ma non ci sono solo aspetti negativi di cui parlare, quelle che ho appena elencato sono solo le ragioni per cui io e solo io non la amo particolarmente.
Voglio cercare di essere una persona oggettiva e discutere anche delle cose che mi piacciono.
Taylor ha avuto l’immenso talento di creare una comunità, che in questi momenti di individualismo sfrenato non è cosa da poco.
Adoro vedere video e foto dellə fan che scambiano friendship bracelet, che cantano assieme, che hanno generato una sorta di società di mutuo soccorso; che è la parte che preferisco nel mondo delle fangirl.
Ho genuinamente pianto quando ho visto i video di Vienna dopo la cancellazione dei concerti, tuttə insieme per strada a cantare e a condividere emozioni alla faccia di tutti quelli che odiano questa sorellanza.
La mia intera vita è fondata sull’essere una fangirl e ho bazzicato parecchi fandom, ma una coesione del genere raramente l’ho incontrata.
Parliamo di nuovo a proposito della sua musica, avevo già accennato che riesce a toccare tante corde con i suoi testi. Magari sono semplici, ma per suscitare emozioni e sentimenti, alle volte c’è bisogno di semplicità. Non bisogna essere necessariamente l’artista del secolo per riuscirci, la musica deve far stare bene, deve emozionare e lei ci riesce.
Bene o male non sta ai detrattori deciderlo, quando vedo gente che si erge a critico musicale mi domando, su quali basi?
C’è veramente della musica di merda là fuori e che vende pure tanto, ma non vedo gli stessi sentimenti di oltraggio o astio.
Il futuro deciderà se Taylor Swift è una leggenda musicale e non solo di cultura pop. Non sta a noi emettere questo verdetto.
Lasciamo che le ragazzine, donne, persone queer e chiunque la segua, la ascoltino e si divertono. Non fanno del male a nessuno, facciamocene una ragione.
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Photo credit: Savanah D. - @cats_burritos |
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Il post al momento si ferma qui, è venuto fuori un po' lungo quindi ho deciso di dividerlo in due parti giusto per renderlo un po' più facile alla lettura (rido perché io sono proprio convinta che qualcuno lo legga sul serio, LOL)
Spero veramente di non metterci altri tre secoli e mezzo a pubblicare questa seconda parte, giuro!
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Photo credit: Aldo M. - @solonellamente |
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