martedì 12 marzo 2019

Cosa resterà degli anni '90?

Questa è la domanda che si fanno molte testate online negli ultimi giorni.
Risposta: c'è ancora qualcosa di residuo, molto poco, ma c'è. Insomma, quest'estate le Spice Girls fanno un tour e i Backstreet Boys si sono beccati i loro Funko Pop.

Ma qualche giorno fa, due lutti hanno colpito la mia generazione nel giro di poche ore: Keith Flint, frontman dei Prodigy e Luke Perry, l'indimenticabile Dylan McKay di Beverly Hills 90210.


Io sono sempre stata un po' strana: adoravo i Take That e i Backstreet Boys e allo stesso tempo ascoltavo i Nirvana e i Prodigy.

Smack my Bitch up mi ha sempre dato la carica e ascoltare le canzoni dei Prodigy per strada è un pericolo per me, perché mi metto a pogare da sola e risulterei una scema totale, ma tant'è. 
Capirete anche voi che leggere del suicidio di Flint, non è stata proprio una passeggiata di salute, soprattutto così a breve distanza da Chris Cornell e Chester Bennington.

Passano poche ore ed ecco che arriva la legnata suprema: dopo alcuni giorni da un brutto ictus, ci lascia anche Luke Perry. Quando la vita (o meglio, la morte) decide di accanirsi, non si mette a scherzare.

Se i Take That sono la boyband che mi ha battezzata nel mondo fangirlico a livello musicale, Beverly Hills 90210 è stato il mio primo vortice nelle serie tv/film, anzi, BH 90210 è arrivato anche prima dei Take That. Avevo a malapena dieci anni e già sognavo la casa al mare a Malibu o andare a fare shopping a Rodeo Drive grazie ai baldi giovani della Los Angeles bene. 

Spiegare cosa sia stato BH per me quando avevo dieci/undici anni è come spiegare cosa siano gli Avengers e Chris Evans per me, adesso. Non ci riesco. L'ammontare di gadget che avevo era inspiegabile e comunque, nonostante tutto, limitato. Avevo il gioco da tavola. Avevo l'album delle figurine, il primo e penso unico, che sia mai riuscita a finire. Mi mancava la figurina numero 69 e sono riuscita ad ottenerla al compleanno di una compagnetta di scuola, sono tornata a casa piangendo per la gioia.

Questa era la figurina che mi mancava, capite da soli la beltà. 

Quelli di BH sono stati i primi poster che ho attaccato al muro. Quando mio fratello mi ha strappato un angolo di quello più bello che avevo, mi hanno dovuto tenere perché volevo lanciarlo fuori dalla macchina in corsa. Aveva tre anni. 

BH era il mio mondo, era il mio tutto. È stato il mio primo vero rifugio. 

Naturalmente a me piaceva lo sfigato di turno, ovvero David Silver, per me Dylan e Brandon erano troppo mainstream, e poi comunque Dylan era di mia cugina Betty, non potevamo mica litigarcelo.
Però, tra le ragazze la mia preferita in assoluto è sempre stata Brenda, quindi la mia prima, vera, assoluta ship è stata Brenda/Dylan. E non ho mai perdonato lui e Kelly di averla tradita così meschinamente.


Non posso mentire e dire che Dylan è sempre stato il mio preferito, ora che non c'è più. Ma è sempre stato uno col suo fascino. La maglietta bianca, il jeans consunto, il giubbotto di pelle e quel taglio sul sopracciglio.



Quando ho saputo della sua morte, è come se fosse morto qualcosa anche dentro di me. Sono tornati un sacco di ricordi, di momenti che difficilmente torneranno indietro. Quell'entusiasmo che solo queste cose riescono a darti.

È morto Luke Perry, ma Dylan McKay resterà vivo per sempre.



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