lunedì 23 marzo 2015

#GleeGoodbye

Da dove parto?
Dal fatto che avevo mollato questa serie un anno e mezzo fa perché era diventata la parodia di se stessa oppure che, nonostante tutto, questa serie ha scritto un grosso capitolo della mia vita.
Nel bene e nel male, Glee c'è stato e ci sarà.
E non posso esimermi dallo scriverci due parole.




Ho iniziato a guardarlo in un momento particolare della mia vita, non sto qui a scendere nei dettagli A) perché non mi va, B) perché tanto lo so che non ve ne frega niente.
E' stato durante il periodo natalizio del 2010, praticamente durante il Winter Break della seconda stagione.
Un gruppo di amici lo guardava già e mi sono lasciata convincere a seguirlo, all'epoca non ero molto presa dalle serie tv (infatti mi domando che cosa facessi tutto il giorno).
Ho recuperato tutte le puntate facendo le quattro di mattina.
Seguivo IN DIRETTA le puntate (ho iniziato dal famoso episodio del SuperBowl) con il beneamato sito... non vi dico quale.
Insomma, è stato l'inizio della fine, perché si sa, a me quando una cosa prende sono guai per tutti.

Un telefilm parecchio contestato e che è andato a deteriorarsi mano a mano che il tempo passava, io stessa l'ho mollato quando mi sono resa conto che era diventato una barzelletta.
Ma, nel bene e nel male, un paio di grazie a Glee non si possono negare.



Non potevo non immedesimarmi con questi Losers. D'accordo, io ormai sono grandicella e i miei sogni sono andati a farsi fottere già da un pezzo, ma in un certo senso Glee mi ha dato una mano.
Mi ha fatto conoscere un sacco di persone. Belle persone e gente fuori di testa, ma con alcune delle prime sono nate delle amicizie tra le più belle che io abbia mai avuto e nonostante siamo lontane, sebbene ognuna di noi ha preso la sua strada e non ci sentiamo tutti i giorni, sono grata di averle nella mia vita. E non ci sarebbero se non fosse per questo maledetto telefilm.

Non ci sarebbe stato uno dei regali più belli che abbia mai ricevuto, andando ad uno dei loro concerti del tour 2011 a Londra.

Dove il fangirling ha raggiunto livelli epici, facendo le radici sl Savoy e dove abbiamo ringraziato il mancato arrivo del mio biglietto se abbiamo beccato i Warblers fuori l'O2. 








Pensando al fangirling più stretto, probabilmente senza Glee non avrei mai iniziato a leggere fan fiction. O a shippare (sapendo di farlo). Probabilmente non esisterebbe neanche questo blog. 

Insomma, mi sarei risparmiata un sacco di guai, ma ci pensate che noia?
A me non frega nulla di aver passato la soglia degli xx anni e comportarmi, per certi versi, come una ragazzina. In fondo che male c'è? 
Ognuno si diverte e passa il tempo come meglio crede e chi se ne frega quello che pensano gli altri, la vita è già dura abbastanza tutti i santi giorni, uno spazietto dove si mettono da parte pensieri e problemi (più o meno grandi che siano) ce lo meritiamo tutti e ognuno di noi lo allestisce come meglio crede. E se gli altri lo giudicano per questo, problema degli altri, mica il nostro.
E forse anche questo mi ha insegnato Glee.
In fondo...



Grazie Glee. Di tutto e nonostante tutto.




1 commento:

  1. Ciao, non ho potuto non capitare qua attirata dal tema Glee (piango ancora ogni volta che penso al nostro Finn perduto) e dal concetto di Fangirl, che appartiene a molte ragazze, me in primis in quanto mi considero una fan incallita di svariati (troppi forse >.<) fandom...
    Grazie a Glee per davvero, nonostante tutto e tutti ç.ç

    Volevo poi farti due domande... E' possibile affiliarsi con questo blog c:?
    La seconda è... Abbiamo recentemente pubblicato la recensione di una serie tv, Le regole del delitto perfetto (http://raggywords.blogspot.it/2015/04/le-regole-del-delitto-perfetto.html nel caso ti interessasse: una tua visita ci farebbe molto piacere) e volevo chiederti se la conoscevi/guardavi/ti interessava c:
    (Perdonami nel caso lo spam fosse indesiderato, ma siamo un piccolo blog nato da poco che ancora cerca di farsi conoscere)
    Grazie mille per la pazienza.

    RispondiElimina