martedì 19 marzo 2013
A Proposito di Glee...
Forse vi sarete chiesti (o forse no) come mai non ho commentato le ultime tre puntate di Glee.
Ho deciso di non farlo più.
Glee è (stato) uno dei miei telefilm che mi stanno più a cuore, per svariati motivi.
La musica, il divertimento, le tematiche, i personaggi, e, vi sembrerà stupido, la gente (meravigliosa, ma anche no) che mi ha fatto conoscere.
Da un punto di vista neutrale/esterno, insomma da NON fangirl, il discorso che sto facendo risulta piuttosto patetico. Ma mi va di farlo, quindi, stabbene.
Non voglio più commentare Glee perché è arrivato ad un punto di non ritorno, è stato stuprato a sufficienza.
E se anche, alle volte, c'è qualche nanosecondo in cui mi sembra di riconoscere la serie di cui mi sono perdutamente innamorata, non ce la faccio, una volta visto l'episodio, a mettermi davanti al pc e fare a pezzi o a vomitare disgusto su una cosa che am(av)o.
Preferisco non infierire ulteriormente su quanto già fanno gli autori da parte loro.
Non smetterò di guardarlo, almeno per questa stagione, ma non mi sento di portare avanti i miei 'commenti', non ne vedo, francamente, l'utilità, se non quella di sfogare la mia rabbia repressa contro Ryan Murphy e il mondo. E quindi, no, non è il caso di continuare.
Magari dopo il season finale, racconterò un po' Smash e The Carrie Diaries, due chicche, due perle, che rischiano, tra l'altro, di essere chiuse. Ovvio, perché continuare due belle serie, quando si possono buttare soldi dalla finestra per mantenere in vita una schifezza com'è diventata proprio Glee.
Peace & Love.
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